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Le ville del Lago di Como

Le ville del Lago di Como un’esperienza indimenticabile visitarle o vederle dal lago!

Non esiste altro lago in Italia con il maggior numero di ville nobili di stile rinascimentale o  neoclassiche.

Il Lago di Como, a poco meno di un’ora da Milano, incorniciato dalle montagne, è senza dubbio uno dei laghi lombardi più scenografici.

Naturalmente entrambi i rami del Lario offrono un paesaggio incantato, fatto di piccoli borghi con vicoli di ciottoli, giardini e ville neoclassiche incastonate tra lago e monti.

Le ville del Lago di Como in stile neoclassico.

In passato le ville neoclassiche sul Lago di Como hanno ospitato illustri personaggi del mondo letterario che amavano trascorrere su questo lago periodi di soggiorno. Questo anche grazie al favorevole clima mite ed all’insuperabile bellezza di località rivierasche incastonate nelle Prealpi Orobie.

Tante sono le ville storiche ed i palazzi che si specchiano nelle acque del Lago di Como e che ci accolgono con spettacolari giardini.

Le Ville del Lago di Como sono dei veri gioielli d’arte e natura. Soprattutto sono luoghi speciali dove poter fare un tuffo nel passato. Anzi è facile immaginare la vita che si respirava tempo fa sul nostro meraviglioso Lario ai tempi della Bella Epoque.

Il momento di più grande splendore delle ville lariane fu quello neoclassico. Durante questo periodo vennero realizzate diverse ville, commissionate da importanti famiglie milanesi, divenendo luoghi di ozio e di vita mondana. Diverse sono le testimonianze in tal senso.

Alcuni esempi di ” le ville del Lago di Como “ conosciute ormai in tutto il mondo

Le maggiori concentrazioni di ville furono a Blevio (Villa Cademartori), a Torno (Villa Serena affiancata dalla bellissima Villa Usuelli Maria Taglioni ). Sull’altra sponda, quella occidentale del primo bacino, per esempio a Cernobbio (Villa d’Este), a Moltrasio (Villa Fontanelle), a Carate Urio ((Villa Ai Cedri). Ovviamente si prosegue anche oltre arrivando a Tremezzo (con Villa Carlotta), fino a Bellagio (Villa Melzi, progettata da Giocondo Albertolli) o villa Rubini Redaelli a Dongo.

Contrariamente alle c.d. “ville di delizia” della pianura lombarda, considerate invece centri di organizzazione delle proprietà familiari e delle produzioni agricole.

Un viaggio nell’emozioni del lago di Como e nelle sue ville

Quindi non solo l’affollarsi di ville lunga la c.d. passeggiata a lago (si rimanda al nostro articolo Viaggio nell’emozioni del lago di Como) ma anche  le aree più distanti dalla città di Como videro il rifiorire di queste ville di stile neoclassico. In sostanza almeno ogni paesino sul lago di Como ne conserva ancora una.

Contesto particolare rimane il lago, non solo perché scenario ineguagliabile per valorizzare appieno la bellezza di questi edifici, ma anche perché collegamento tra le varie sponde. Tra le leggende rimaste vi è il c.d. concerto a distanza, un dialogo a distanza tra Vincenzo Bellini che soggiornava a Moltrasio e la cantante Giuditta Pasta di stanza a Blevio.

Lo stile eclettico

Dopo la seconda metà dell’Ottocento avvenne un generale mutamento nella composizione sociale della committenza del le ville del Lago di Como.
Dalle famiglie nobiliari i committenti divennero i rappresentanti della borghesia industriale. Esempio eclatante fu l’acquisto della Villa Gallia, ora sede della Amministrazione Provinciale, da parte della famiglia Crespi, proprietaria del Corriere della Sera.

Esempi di stile eclettico furono Villa Monastero a Varenna, Villa Bagatti Valsecchi, Grandola ed Uniti (Cardano); Villa Allamel a Cernobbio. Di stile neomedioevale: Villa Gaeta ad Acquaseria. Di stile liberty: Villa Bernasconi a Cernobbio , Villa Valsecchi, Menaggio (Loveno). Di stile razionalista: Villa Leoni ad Ossuccio o villa Musa a Como.

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