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Strada Regia lago Como: da Brunate a Montepiatto

Strada Regia Lago Como: da Brunate a Monte Piatto/Piazzaga

durata circa 2 h – percorso facile

Per approfondimenti consulta qui 

Una volta arrivati a Brunate, sia con la funicolare (soli 7 minuti da Como – per consultare gli orari clicca qui) che con i vari percorsi a piedi da Como (clicca qui per i percorsi a piedi) si ha modo di ammirare la bellezza delle diverse ville Liberty che contraddistinguono il paesino, metà ai primi del ‘900 dei villeggianti milanesi. Ricordiamo ad esempio Villa Pirotta (Federico Frigerio, 1902), le Tre Fontane con il bassorilievo pubblicitario utilizzato dalla società Campari negli anni Trenta, Chalet Sonzogno ( 1902).

La nostra passeggiata inizia dal campo sportivo, facilmente raggiungibile seguendo le indicazioni. Per chi viene in macchina, di fronte al campo di calcio è presente un piccolo parcheggio.

Si imbocca quindi un sentiero, in discesa segnalato come “Strada Regia” Lago Como.

Con un grazioso percorso in mezzi ai boschi, ma con ampie aperture panoramiche verso il lago, la Svizzera e Cernobbio, passando su ponticelli e fiumiciattoli  si raggiunge in circa due ore la frazione di Montepiatto.

Si passano diversi nuclei abitati solo d’estate :  i Monti di Blevio,  i Monti di Sorto. Da qui, salendo pochi gradini si arriva ad una cappelletta con fontana, ideale per una sosta panoramica.  Si prosegue in piano lungo un prato,si passa una valletta e si giunge ad un altro agglomerato di case per poi raggiungere la frazione  Monti di Cazzanore e sempre attraverso il bosco le prime case di Monte Piatto. Raggiunta la mulattiera proveniente da Torno (1h 30min.),si gira a destra e dopo pochi gradini in salita, si arriva in paese dove si trova il Crotto Montepiatto.

Durante la via si incontra una caratteristica pietra, denominata Sasso del Lupo. È un grande monolito di granito ghiandone ( 20 mt di lunghezza; 10 mt di larghezza; 8 mt di altezza; peso 4.000 t) proveniente da imponenti movimenti glaciali che hanno reso possibile lo spostamento dalla Val Masino. Secondo la tradizione popolare nell’antro che si forma si sarebbe nascosto un terribile lupo che rapiva i bambini cattivi e disobbedienti.

Da qui si può andare fino alla chiesa di S. Elisabetta, nel ‘500 abitata da monache che abbandonarono il convento in seguito alla peste di San Carlo tra il 1575/1577, dove si ammira uno splendido panorama verso Carate Urio e Faggeto o più avanti fino alla Pietra Pendula, un grande masso erratico che appare come in bilico precario su di un altro sasso più piccolo.

 

         

Indicazioni                                                Sasso del Lupo                                   Vista dalla chiesa                                                Il sentiero ed i corsi d’acqua