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Una villa una storia: Villa Finzi Léon Beaux:

Una villa una storia

                                                                   

 

In questi anni di lavoro nel campo immobiliare ho capito che vendere una proprietà non è vendere semplicemente dei muri ma vuol dire entrare nella storia della villa, nelle persone che vi hanno vissuto, nella psicologia di chi vende e di chi acquista.

Il nostro motto è quello di cercare per ogni cliente la proprietà dei suoi sogni, il proprio nido.

La casa è non solo un edificio, ma un luogo vivente a cui sentiamo di appartenere. Un luogo in cui ci sentiamo al riparo e sicuri e che, quindi, ci dona stabilità. Un intimo luogo dell’anima in cui affondano le radici della nostra identità.

L’idea è ben espressa dal termine tedesco Heimat: nella tua vita puoi cambiare casa, ma l’idea di casa non cambia mai perché essa è il luogo della tua anima.

Come Villa Finzi Léon Beaux

L’importante villa Villa Finzi Léon Beaux venne costruita attorno al 1700 su un precedente Castellazzo del XII eretto dai Milanesi per contrapporlo a quello di Carcano ai tempi delle lotte con il Barbarossa.

Nel ‘300 fu la casa natale del vescovo Beltramino Parravicini, avvocato presso la corte pontificia, vescovo di Chieti Como e Bologna. Lo presenza della famiglia Parravicini  è ben documentata dall’insegna del cigno tuttora presente sul muro esterno della  vecchia torre e su un vecchio camino all’interno della villa.

 

     

 

Successivamente queste posizioni dominanti, prima scelte a scopo difensivo, divennero le basi per lo sviluppo di importanti ville signorili, panoramiche, di diverse stile architettonico durante il 1700/1800.

Nel caso di Villa Finzi Léon Beaux la torre del castello è stata inglobata nella villa, con uno sviluppo ad L, con ampie aperture all’interno del naturale giardino che dà verso il lago di Alserio.

Circondata da un ampio parco, in cui vi sono punti panoramici, grottini e serre, l’accesso principale della villa avviene attraverso un imponente cancello a fianco di una portineria in stile neo-rococò.

La villa prende nome dai diversi proprietari che si sono succeduti: Finzi, forse collegati ai più famosi Finzi Contini, successivamente ad Amelia Léon Beaux, sposata con un noto industriale milanese.

Ora di proprietà di una famiglia inglese.

 

Per approfondimenti sulla storia della villa consulta anche Ville della Brianza di P.F. Bagatti Valsecchi, A.M. Cito Filomarino, F. Suss – edizioni Rusconi.